SERP: cos’è e come usare le pagine dei risultati di Google

SERP, acronimo di Search Engine Results Pages, è l’insieme delle pagine dei risultati dei motori di ricerca. Tutte le volte che cerchi informazioni su Google e digiti una query, composta di parole chiave specifiche, accedi di fatto alle SERP. Se ad esempio, digiti “ristoranti stellati Roma” su Google, ti basterà avviare la ricerca e nel giro di qualche istante verrai indirizzato sulla SERP specifica che, in questo caso, comprende tutti i risultati che Google ti mostra.

Cos’è una SERP: significato e utilizzo delle pagine dei risultati di un motore di ricerca

cosè una serp: significato e utilizzo delle pagine dei risultati di un motore di ricerca

Se non sai bene come funzionano i motori di ricerca , te lo riassumo: in sostanza Google dapprima effettua una scansione e poi procede al salvataggio delle pagine web all’interno di un archivio gigante, noto come indice Google. Successivamente, le pagine in questione vengono catalogate in base alla tematica e a seguito della tua query, in qualità di internauta, ti restituisce i risultati maggiormente pertinenti. Quindi, le SERP non sono altro che questi risultati.

La logica di funzionamento delle SERP di Google non si discosta più di tanto da quelle degli altri motori di ricerca, anche perché il numero dei risultati è strettamente collegato alla tipologia di query che effettui. In linea di massima, Google fornisce all’incirca 10 pagine di risultati. Ognuna di queste contiene ben 10 URL inerenti ai vari risultati trovati. Tuttavia, ciò non significa che i motori di ricerca abbiano solamente 100 risultati per parola chiave, visto che ne indicizzano un numero ampiamente superiore. I primi 100 mostrati, in estrema sintesi, sono quelli che i motori di ricerca considerano come quelli maggiormente pertinenti per quella determinata keyword.

Google e i vari motori di ricerca hanno specifiche SERP che vengono mostrate attraverso il ricorso ad algoritmi che hanno il compito di filtrare solamente i risultati più in linea con le intenzioni di chi naviga su internet.

SERP e motori di ricerca

serp e motori di ricerca

Google è senza ombra di dubbio il motore di ricerca per antonomasia, quello più utilizzato dagli internauti, soprattutto in Occidente. Poi, lo segue a ruota libera Bing. C’è però da evidenziare che in Russia e in Cina, i motori di ricerca maggiormente in uso sono rispettivamente Iandex e Baidoo.

Chiaramente, tieni presente che ogni motore di ricerca ha specifiche caratteristiche. Ragion per cui i risultati vengono personalizzati in base a determinati parametri. Ne consegue che, a prescindere che si tratti di contenuti, di foto o di video, ognuno dei motori di ricerca mostrerà in SERP risultati differenti.

SERP: come funzionano?

serp: come funzionano

Dopo aver approfondito il significato di SERP, passiamo alla sua logica di funzionamento. Per comprenderla appieno, è bene avere le idee ben chiare su come facciano Google e gli altri motori di ricerca a visualizzare quegli specifici risultati. O meglio ancora, quali sono i parametri che stabiliscono quali risultati mostrare a chi naviga in Rete?

Ogni motore di ricerca seleziona risultati differenti da mostrare agli internauti, perché questi vengono ordinati sulla base di algoritmi proprietari e, per ovvi motivi, tenuti segreti. Ne consegue, quindi, che ogni query venga interpretata in maniera assolutamente soggettiva. I risultati vengono perciò ordinati in relazione alla pertinenza che il motore di ricerca di turno gli attribuisce. Di fatto è possibile asserire che se la SERP varia non solo in base al motore di ricerca scelto, ma anche in base all’utente che la digita.

Google, ad esempio, effettua il salvataggio dati degli utenti, vale a dire le pagine web su cui si sono collegati, le query digitate, i tempi di permanenza sui vari siti internet e tutta una serie di informazioni geolocalizzate. Per questo motivo, vengono mostrati alcuni risultati a discapito di altri. Non a caso, nel mondo del web marketing, si suole parlare di SERP personalizzate.

Nell’esempio presentato in fase iniziale, circa i ristoranti stellati, se ti trovassi a Roma, potresti tranquillamente scrivere “ristoranti stellati” piuttosto che “ristoranti stellati Roma”. Google finirebbe per restituirti i risultati dei ristoranti della Capitale, in quanto area geografica in cui ti trovi.

Come è organizzata una SERP di Google?

come è organizzata una serp di google

In riferimento alla composizione di una SERP di Google, emergono vari blocchi, popolati da varie tipologie di risultati. Nello specifico, sulla barra laterale di destra vi sono i classici snippet, il cui scopo primario è quello di restituire informazioni precise sulle ricerche correlate. Nel caso della query “ristoranti stellati Roma”, ad esempio, ti viene fornita la guida Michelin oppure la piattaforma TheFork su cui puoi fare tutti gli approfondimenti del caso. Dopo il blocco di destra, c’è quello in alto che ti mostra in primo luogo i risultati a pagamento.

Nel nostro esempio, vi sono ristoranti che hanno investito in pubblicità su Google Ads con l’intento di posizionarsi nella prima pagina di Google. Tanto più investiranno, tanto più appariranno in alto nei risultati degli annunci a pagamento.

Infine, in basso, vi è il blocco dei risultati ottenuti mediante il posizionamento organico e naturale. I siti internet dei ristoranti stellati a Roma che appaiono maggiormente appetibili a Google e ai motori di ricerca, in base alla qualità dei testi, delle immagini e dei video, nonché alla densità delle parole chiave digitate dagli utenti, occupano questo spazio.

Stare nella prima pagina della SERP è un vantaggio competitivo enorme: oggigiorno le informazioni le si cerca principalmente tramite i motori di ricerca. E su internet, si sa, il tempo scarseggia. Difficilmente gli internauti passano alla seconda pagina, tanto è vero che c’è una frase a tema molto chiara: “il posto più sicuro dove nascondere un cadavere è di sicuro la seconda pagina di Google”.

Quindi, posizionarsi in prima pagina per un ristorante, vuol dire avere maggiori chance di ricevere una prenotazione attraverso la compilazione del form online o mediante una telefonata. Stesso discorso per i siti che fanno e-commerce. Un acquisto registrato è un +1, ma anche un -1 per la concorrenza. E in un mercato sempre più competitivo come quello attuale, questo accorgimento può fare veramente la differenza in ambito di business.

SEO: come far arrivare il tuo sito internet in prima posizione nelle SERP dei motori di ricerca

A cosa serve di fatto LA SERP? Sostanzialmente, la SERP va valutata come parametro di cruciale importanza nell’ottica di posizionare al meglio il tuo sito internet sui motori di ricerca. Tante sono le strategie per centrare appieno questo obiettivo.

Molto in voga sono ad esempio le tecniche relative alla SEO (seo ottimizzazione web per motori di ricerca), ossia al posizionamento naturale e organico. Puntando sulla struttura, sulla qualità dei contenuti, delle immagini e dei video, sull’ottimizzazione, si va ad effettuare un lavoro volto a scalare posizioni sulla SERP a discapito della concorrenza. E’ sempre necessario effettuare una analisi della concorrenza marketing al fine di individuare competitor, punti di forza e debolezza delle proprie strategie di marketing.

Le tecniche SEO sono fondamentali per il semplice motivo che portano traffico gratis. Quindi, rendendo appetibile il sito internet ai motori di ricerca e agli utenti del web, il tuo sito internet ne beneficia in quanto a visibilità e a posizionamento.

Poi vi sono tecniche di SEM che mirano a far scalare posizioni sulla SERP dei motori di ricerca, puntando su software specifici. Google Ads, in tal senso, è quello che più di tutti va per la maggiore, perché permette di acquistare keyword e di dare il via a campagne pubblicitarie fatte di annunci online. L’inserzionista, poi, pagherà in base al numero di click ricevuti. Infine, tra gli strumenti oggi più che mai imprescindibili per scalare posizioni sulla SERP di Google, una menzione speciale la merita di certo Google My Business. Si tratta di uno strumento che dà alle attività locali la vantaggiosa opportunità di posizionarsi al meglio, puntando sul mix di informazioni, di scatti di qualità e di recensioni. Ti servirà in ogni caso un seo ed esperto di advertising sul web in modo che possa aiutarti ad ottenere i risultati che desideri dal tuo sito web.

Google e le funzionalità SERP

google e le funzionalità serp

Google apporta notoriamente tutta una serie di miglioramenti continuativi alle funzionalità SERP, aggiungendone di ulteriori. Diverse sono le modalità con cui il Colosso di Mountain View può garantire vantaggio competitivo alla tua realtà imprenditoriale o alla tua attività di e-commerce. Pertanto, presentiamo le principali funzionalità di Google in riferimento alla SERP.

1. Rich Result

1. rich result

Noto anche come Rich Snippet, il Rich Result non è altro che un classico risultato mostrato nella SERP di Google. La principale differenza, però, risiede nelle informazioni aggiuntive rispetto al titolo tradizionale, visto che sono spesso presenti link, prezzi o recensioni degli acquirenti. I webmaster hanno facoltà di inserire informazioni strategiche, volte a ottimizzare i contenuti per ciò che concerne i Rich Result di Google.

2. Rich Card da dispositivo mobile

2. rich card da dispositivo mobile

Una Rich Card è paragonabile sotto certi aspetti al Rich Snippet, ma in versione mobile. Oggigiorno, si naviga molto di più da smartphone e da tablet piuttosto che da pc desktop e da notebook. Avere strategie mirate, volte a catturare le attenzioni di chi naviga online da dispositivo mobile, pertanto, è una conditio sine qua non per ottenere il lasciapassare nel mondo del business.

3. Rich Answer

3. rich answer

Trattasi delle caselle di risposta. Queste vanno catalogate in risposte diretto o in risposte rapida. Vengono visualizzate nel motore di ricerca, nel momento in cui effettui una query precisa, in riferimento all’orario attuale a New York o alla definizione di un phablet. Occorre tuttavia mettere in evidenza come Google non attribuisca molta importanza alle fonti della Rich Anwser, visto che l’informazione in questione viene considerata di dominio pubblico.

4. Knowldedge Panel

4. knowldedge panel

Sono le informazioni che Google estrae da due servi interni: Google My Business e Google Maps. La loro importanza nella SERP viene fuori a fronte di query incentrate su domande relative a brand, imprese e organizzazioni. In linea di massima, presentano dati, ricerche attinenti, foto e soprattutto i link che rimandano alle pagine social.

5. Shopping Panel

Nel momento in cui cerchi articolo da acquistare online, scende in campo Google Shopping con tanto di apposito panel nella SERP. Sono presenti una miriade di immagini inerenti al prodotto di tuo gradimento con tanto di mini descrizione, foto e sito web del rivenditore ufficiale.

6. Local 3-Pack

6. local 3-pack

Trattasi di una valida funzione della SERP, dove appare una mappa con una lista di tre imprese locali in qualità di Rich Results.

Anche in questo caso, la presenza di Local 3.Pack risulta strettamente collegata alle domande incentrate su realtà imprenditoriali. Lo scopo di questa funzionalità della SERP è prettamente di natura commerciale.

Ne consegue che la presenza nei Local 3-Pack assicura un importante vantaggio competitivo, in quanto garantisce ottime opportunità di intercettare le esigenze di nuovi clienti.

7. Knowledge Graph

7. knowledge graph

Trattasi in sostanza dei risultati situati nella barra laterali di destra che comprendono mappe, foto, tematiche di ricerca collegate e dati. La funzionalità SERP in oggetto viene mostrata a fronte di query dedicate a persone, luoghi o ad argomenti. Google prende le informazioni sia da fonti esterne, fra cui Wikipedia, ma anche da servizi interni, come Google Maps.

8. Image Pack

La funzione SERP in oggetto ha per protagonista effettiva la ricerca di immagini. Ad oggi, quasi ¼ delle SERP di Google mostra foto. Di certo, nei prossimi anni, la percentuale è destinata a salire.

9. Video

9. video

Nelle SERP di Google, spesso sono i video a ricoprire un ruolo cardine, specie se la tua query risulta incentrata sul classico tutorial how to. Ti vengono infatti mostrati tre filmati, presenti in genere su Youtube.

10. Notizie principali

Concludiamo la lista di funzionalità SERP con le ultime news o le storie di tendenza. Ognuna di questa presenta la data di pubblicazione, un titolo, un link e una fotografia.

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